Questa si che è democrazia … una bella canzoncina della buona notte da cantare ai vostri bimbi,
prima della nanna …
Tanto per non fare sentire i vostri cuccioli, benchè figli di genitori separati, troppo diversi dagli altri;
un piacevole modo di addormentarsi sicuri e tranquilli sapendo la vera verità provata.
Non credo siano necessari altri aggettivi.
Che schifo, che schifo, che schifo. Dimmi che non è una canzone di Sanremo.
Ho pubblicato un messaggio schifato nella bacheca della sedicente maestra che ha questo sito ignobile. Appena ho due minuti pubblico su FB e invito i miei amici a fare altrettanto (citandoti ovviamente), mi ha veramente dato il voltastomaco.
Spett.le InfanziaWeb
Il mio compagno mi fa segnala questa canzoncina, trovata, proprio ieri mentre cercava una canzone per la nanna da usare con la nostra bimba, ed essendo una mamma che “ha” una famiglia ricostituita ne resto mediamente orripilata.
Chi può avere pensato una canzone così cinicamente crudele verso una relazione così delicata tra un genitore separato e suo figlio.
Se il contributo alla cultura sull’infanzia di un sito si poggia anche sulle canzoncine è bene che si possa anche confutare qualche scelta, tanto più che ci si propone anche di contribuire alla riflessione pedagogica sulla genitorialità. Piaccia o meno le separzioni sono un dato di fatto, di cui occorre parlare. per fare crescer i bambini e i genitori, per aiutare tutti a elaborare in senso evolutivo le fatiche che ne conseguono. Questa canzoncina, per nulla innocua, fa un cattivo servizio a tutti.
Saluti
Monica Massola
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La signora di InfanziaWeb molto correttamente mi ha risposto, spiegando la sua scelta editoriale, e pure convenendo che si trattava di un testo molto straziante.
Pure indicando una sua ulteriore riflessione sul testo indicato.
Ovviamente non avevo intenti censori, ma avevo voglia di non tenere fermo il cerino ardente di questo testo.
Tanto più che vorrei che questo (mio) blog offrisse spazi di riflessione e apertura più ampi, e vorrei minimamente auspicare che le famiglie in mutamento possano contribuire non solo alla cultura del dolore (sempre connessa alla parola divorzio) ma anche a quella del cambiamento e della crescita …
Ecco la mia risposta alla sua mail.
Intanto la ringrazio per la cortese risposta, immagino che la scelta di un autore in quanto tale non sia discutibile, e nemmeno l’emozione di pietà, suscitata da un padre e un bimbo separati, per x motivi, e di certo imponderabili.
Ma insomma quello che mi fa riflettere, e ammetto raggelare, è l’insistenza sulla dimensione tragica della separazione, più adatta ad un adulto che non ad un bimbo.
Così come farei fatica a comprendere una canzoncina della buonanotte similare, magari scritta per un bimbo che ha il papà o la mamma morta … eppure io per prima sento, come importante, narrare con chiarezza ai bimbi la verità, o la realtà che accade attorno a loro, e certo anche le fatiche degli adulti.
A me pare che alla canzoncina non manchi cuore, come lei correttamente indica, ma un pò di pensiero, che tuteli un bimbo davanti al sentimento molto sofferto di un papà separato…
Abbiamo bisogno di fare ancora molta strada per sostenere i nostri figli nel corso della crescita in una famiglia separata … anche se la normativa di legge ci spinge come genitori ad imparare un modo adulto di restare genitori,e di crescere insieme crescere i nostri bambini…. resta un cammino faticoso.
La ringrazio.